sabato 3 marzo 2018

Light Painting

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C'è una tecnica molto creativa che si può applicare in tutti quei casi dove vuoi creare delle immagini straordinariamente interessanti e d’impatto senza la necessità di ricorrere a mezzi e strumenti costosi o contesti fotografici difficili da ottenere. Non occorre essere degli esperti di lunga data per realizzare immagini strepitose ma quello che serve è solo fantasia di composizione. Questa tecnica è chiamata "Light Painting" che significa letteralmente disegnare con la luce. Ciò fa esaltare notevolmente gli oggetti nelle foto di still-life e le rendono molto sature e calde, tanto da avvicinarsi alla tecnica pittorica del famoso Caravaggio.

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lunedì 11 luglio 2016

In riva al mare


La fotografia di viaggi è uno dei generi più frequenti e comuni. Anche il più pigro dei fotografi, durante il suo periodo di vacanza ha qualche ispirazione. E come non averla guardando il mare all’alba e/o al tramonto; se poi si ha a disposizione un prop (materiale di scena, nel gergo cinematografico inglese Props o Theatrical property, è quell'insieme di oggetti, arredi, costumi, maschere, armi, mobili etc. necessario per allestire un set) come un bel cappello appena acquistato in un negozio di Cervia e una bella donna come mia moglie, allora la voglia di sperimentare varie pose in riva al mare è confermata.





venerdì 4 marzo 2016

Mamma, ho perso il treno...

Alessia, dolce e giovane fanciulla, si appresta a partire, ma arrivata nella piccola stazione del paese della Bassa vercellese, si trova da sola con un binario morto, chissà da quanti anni visto lo stato di ruggine sulle rotaie. Quindi sconsolata non le resta che sdraiarsi sulle stesse in attesa di cambiamenti.





Beh ! Comunque a parte gli scherzi, è stato uno bello e divertente shooting, effettuato appunto in una piccola stazione di campagna, anche se abbandonata ha sempre un fascino particolare che unito alla bellezza giovanile della ragazza hanno, dal mio punto di vista, contribuito ad un buon risultato fotografico.

venerdì 11 settembre 2015

Una puntata all'Expo 2015

Expo non è una fiera e nemmeno una mostra. Potrebbe assomigliare a un festival, ma probabilmente finirete per raccontarla come una vacanza.  Purtroppo in una sola giornata non si potranno apprezzare i numerosi padiglioni delle moltissime Nazioni partecioanti. Attese snervanti di alcune ore per i padiglioni più gettonati come quello del Giappone o quello della nostra cara Italia. Ma bastano pochi minuti per apprezzare la stupenda architettura dell'insieme e di molti padiglioni.

A entusiasmarsi subito sono stati i bambini: con i loro “che bello!  Per gli adulti, è stata una questione graduale, legata anche al fatto che non tutti gli allestimenti potessero essere raggiunti tra la marea di gente.
Per quanto sia stata presentata all'inizio come un’esposizione piccola, quantomeno rispetto a Shanghai 2010, nell’Expo di Milano ci sono molte più cose di quante se ne possano vedere in un giorno. Il singolo padiglione mette in scala tre elementi: lo stand da fiera dell’artigianato, la sala tecnologica da museo della scienza e la giostra da parco dei divertimenti. Chi aveva meno soldi da investire – per esempio i partecipanti ai cluster – si è fermato sul primo gradino, portando foto e oggetti. Chi ha potuto spendere, ci ha aggiunto touch screen, videoproiezioni e percorsi interattivi. Chi ha potuto strafare, ha inserito anche l’attrazione: è il caso degli ologrammi danzanti del China Corporate United Pavilion, dello show nel Padiglione Israele o dell’installazione luminosa del Qatar.

 Apprezzatissima anche la trovata del Brasile di far entrare i visitatori nel padiglione camminando su un percorso fatto di reti; un approccio giocoso che ha fatto proprio anche l’Estonia, con altalene e cyclette.
L’Azerbaigian si è fatto valere con un uso della tecnologia più coinvolgente che appariscente. Risultato: padiglione pieno e gente impegnata tutto il giorno. Mentre Iran e Regno Unito sono usciti alla distanza, grazie a effetti di luce che hanno dato il meglio nella fase di Expo by Night, dalle 19 alle 23. Se l’è cavata degnamente anche il Padiglione Italia, forte soprattutto dei suoi giochi di specchi con effetto panoramico.

La domanda più posta: a Expo si mangia? Sì, ma non aspettatevi un’esperienza in stile pranzo di nozze. Qui il paragone più calzante è proprio quello con i grandi festival. In generale, nei padiglioni non c’è grande offerta di cibo da assaggio. Magari un caffè o un cioccolatino, non di più.
I piatti si pagano: stimerei tra i 5 e gli 8 euro l’uno, con punte a cena di 20 euro. La scelta è ampia – si va dal trancio pizza alle creazioni degli chef internazionali – e la qualità è alta. Le modalità, però, restano quelle di un posto dove transitano centinaia di migliaia di persone al giorno. Se volete mangiare seduti a un tavolo, il consiglio è di programmarsi anche la serata in Expo. Non che di giorno non lo si possa fare, ma le dinamiche della visita non invogliano a stare fermi a lungo quando i padiglioni sono ancora aperti, cioè fino alle 21.









Detto questo, resta solo il tempo di un saluto. L’Albero della Vita si spegne, i viali si svuotano e gli ultimi visitatori varcano i tornelli in direzione del treno e della metropolitana. Sul sito rimangono gli addetti alle pulizie, con otto ore a disposizione per rimettere tutto in ordine prima che la giostra si riaccenda.

lunedì 31 agosto 2015

Sara

Sara, ragazza di paese, ha voluto posare per me, perchè desiderosa di avere qualche proprio scatto che non fosse il tipico scatto fatto con i telefonini od altro, ma un qualcosa di più emozionante, inserendo anche foto fatte in studio con luce artificiale. Ma non si poteva non fare qualche foto nella campagna tipica del vercellese, molto familiare al suo ragazzo. Ed ecco che li vediamo mano nella mano all'ombra di grandi balle di fieno.









venerdì 6 febbraio 2015

Sposa agreste

Ci divertiamo sempre moltissimo nel realizzare gli shooting fotografici. Ma in questo c'era tanta magia.
“Una principessa sogna di coronare il suo sogno e nell’attesa della preparazione vive una successione di emozioni che non scorderà mai. Immagina tre abiti diversi, soffici come nuvole, due acconciature incantevoli, tanti gioielli preziosi, un bouquet leggendario e tanta dolcezza. Il suo giorno tanto atteso è immaginato e impresso nella sua memoria come romantici scatti fotografici.”

E se questa era la “fiaba” ecco la storia…
Una conoscenza  casuale sul social Instagram con Elena di “Luli art Bijoux trasformata in collaborazione per l’evento “Weekend Rosa” di settembre organizzato da “Sposami oggi” presso il Salone “Il Ciuffo fashion & beauty” presto diventata amicizia… Le idee spuntano più veloce della luce in certi casi, soprattutto quando c’è affinità. E così Sposami oggi e Luli mettono in comune le loro conoscenze e la loro passione per lanciare tramite questo fantastico shooting fotografico la nuova collezione di gioielli per la sposa in collaborazione di fantastici partner.
Un ringraziamento particolare va ad Andrea Greppi, amico corsista fotografico, che mi ha aiutato in questa nuova esperienza; un grazie ai proprietari della Tenuta Aranuova che ci concesso gli splendidi spazi della cascina, nonchè l'accesso alla bella cappella situata all'interno della stessa. Infine ma non per ultimo un grazie a mia moglie, artefice di tante belle scenografie del settore.







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